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giovedì 21 luglio 2011

Tecniche di pesca: Eging - Parte 1

Cominciamo con uno dei molti spazi in cui affrontare nello specifico le tecniche di pesca. Iniziamo quindi con l'Eging : una tecnica pervenutaci dal Giappone qualche anno dopo il vertical ma che non ha avuto, forse per il target un po' particolare, il successo sperato. Difatti a differenza della maggior parte delle tecniche di pesca l'Eging è finalizzato alla cattura dei cefalopodi, sia seppie che calamari.




Artificiali : Come esca per attirare i nostri cefalopodi utilizzeremo delle totanare, in giapponese Aori (calamaro), già presenti sul mercato ma utilizzate solitamente per la pesca alle seppie a bolentino. Questi artificiali a forma di gambero in balsa sono solitamente ricoperti da una maglia di seta colorata e talvolta florescente oppure, cone alcuni utimi modelli, sono in plastica con colori più o meno sgargianti . Nella parte anteriore troveremo due ciuffi di piume sui lati che stabilizzeranno la totanare nel nuoto e simboleggeranno le molte zampe del gambero. Sul fondo della parte anteriore troveremo un piccolo peso di piombo sagomato che fara affondare velocemente il nostro artificiale e lo renderà più lanciabile. Infine sulla coda ci saranno una o due file di aghi che ci permetteranno di trattenere la morbida carne dei cefalopodi senza lederla. Troviamo in alcuni modelli l'aggiunta di una piccolo peso ad ogiva fosforescente che migliora la discesa della nostra totanara aggiungendo inoltre un punto di florescenza molto adescante.

 Il peso delle suddette totanare viene calcolato con una scala particolare di peso :

1.8 - 5 g - 7cm
2.0 - 7 g - 8cm
2.2 - 9 g - 9 cm
2.5 - 11 g - 10 cm
3.0 - 16 g - 15 cm
3.5 - 18 g - 18 cm
4.0 - 21 g - 20 cm

Naturalmente le classi di peso e di lunghezza posso variare di qualche punto se si confrontano diversi modelli o marche, bisogna quindi aver gia presente il range della nostra canna e lo spot in cui vogliamo tentare i cefalopodi. (Tra l'altro inseriamo le misure 1.8 e 2.0 in una branca dell'eging da poco sviluppatasi e denominata Naory, la quale usa esclusivamente le totanare molto piccole). Inoltre tutte le totanare hanno un differente coefficenti di affondamento che permette di poter sondare l'intera facia d'acqua a nostra disposizione. Useremo quindi le totanare più piccole e affondanti quando lanciando a breve distanza
Un'altro fattore importantissimo è l'uso dei colori. Difatti che si peschi di giorno o di notte, d'estate o d'inverno il colore della totanare è una dei fattori più determinanti : 

Colore Arancione rosa - Pomeriggio - tramonto,cielo sereno
Colore Verde - Alba e ore del mattino - cielo sereno
Colore Azzurro - Alba e ore del mattino - cielo nuvoloso
Colore Rosso vivo - Alba-tramonto - notte cielo nuvoloso
Bianco e nero - Ore diurne in generale


Ci atteremo inoltre ad usare tendenzialmente colori più caldi d'inverno e colori più freddi in estate. Dovremmo aggiungere a ciò l'uso dei modelli florescenti da usare nelle prime ore dell'alba e tutta la notte.




Canna : Arriviamo ora alla scelta della canna tra le varie che il mercato di importazione giapponese ha cominciato a proporci. Sfogliando i cataloghi Varivas, Smith, Yamashita e MajorCraft possiamo trovare una serie di prodotti molto interessanti. Naturalmente se puntassimo al top dovremmo allora dirigerci oltremare ed interessarci delle nipponiche Daiwa e Shimano che sui catalochi giapponesi propongono delle serie davvero raffinate, soprattutto nel prezzo. Normalmente la canna da Eging ha una lunghezza che varia dai 7'6'' agli 8'6'' ma si può trovare nelle varie sfaccettature di riempimento ( 7'7''- 7'9''- 8'2''- 8'4'') anche se la 8' è sicuramente la lunghezza più adeguata, che ci permette di operare in quasi tutti gli scenari di pesca. Quindi useremo attrezzi dai 7'6'' agli 8' per la pesca nei porti e dalle scogliere ed attrezzi dagli 8' in poi per la pesca dalla spiaggia o con forte presenza di vento. La canna dovrà anche possedere un'azione fast o regular-fast sia per poter sollecitare adeguatamente la totanara imprimandogli i giusti movimenti sia per poter ferrare prontamente la leggera toccata del cefalopode. Gli anelli dovranno essere piccoli e di buona fattura per far scorrere agevolmente il trecciato e, nella parte superiore della canna, dovranno essere monoponte con inclinazione a 45° per esercitare un maggiore attrito sul filo. La canna dovrà essere leggera e con un buon grip sul manico. Inoltre ogni canna avra un range di lancio espresso sia in grammi ( es. 10-30, 5-15, ecc) sia in numerazioni di peso (es. 2.0-3.0, 2.5-4.0, max 3.0), il che in ogni caso ci permetterà di adeguarci al tipo di pesca da effettuare. Se peschiamo in porto useremo totanare da 1.8 a 2.5 e meno di un forte vento o di uno spostamento a largo dei cefalopodi, se peschiamo dalla spiaggia sicuramente useremo artificiali da 3.0 in su. Naturalmente con le presenza di tentacolati nelle vicinanze nulla ci vieta di usare un'esca 1.8 tutto sta nel portarsi dietro una minima ma efficace quantità di totanare di tutti i pesi e colori.




Mulinello : Sicuramente uno degli elementi in cui la qualità si rende necessaria è il mulinello da Eging che a dispetto dell'apparenza deve possedere delle caratteristiche specifiche: piccolo, resistente e maneggevole. Quando ci troviamo ad usare fili molto sottili per lanci molto lunghi necessitiamo di un mulinello che imbobini perfettamente il filo, magari con in sistema delle spire incrociate. Andremo quindi a scegliere tra i mulinelli di classe medio-alta con velocità di recupero intorno ai 5.0 nelle misure 1500-2500 (daiwa-shimano). L'importanza di avere un attrezzo resistente e di alta qualità non è giustificato dalla mole, seppur talvolta sorprendente, dei cefalopodi ma soprattutto dalle sollecitazione a cui viene sottoposto durante in movimento di recupero. Frizione, archetto e guidafilo sono i tre componenti maggiormente usurabili durante le battute di pesca e quindi ai quali bisogna fare maggior attenzione. Difatti sempre sfogliando i cataloghi nipponici troviamo due esempi perfetti di mulinelli da Eging : Emeraldas di Daiwa e Sephia di Shimano. Sono due mulinelli di alta fascia e molto resistenti, da scegliere sicuramente nei modelli a doppia manovella che meglio stabilizza nel momento del recupero.







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